1. Evitare i luoghi con molto inquinamento ambientale che può
irritare ancora di più le vostre mucose e predisporle a crisi allergiche.
L'inquinamento atmosferico è ormai riconosciuto come
causa scatenante nell'insorgere dei processi allergici, e non potrebbe essere diversamente
vista la qualità dell'aria che respiriamo. La superficie polmonare vasta quasi 90 metri
quadrati e a diretto contatto con l'ambiente esterno, quindi tutti gli agenti inquinanti
atmosferici possono penetrare e irritare le mucose polmonari con conseguenti stati
d'infiammazione e di reattività che se protratti nel tempo possono condurre a uno stato
di ipersensibilità. Gli aerocontaminanti sono soprattutto:
gli Ossidi di Azoto (NOx), di cui un prodotto
secondario importante è l'ozono, derivano soprattutto dagli impianti termici e dagli
impianti dell'energia elettrica;
gli Ossidi di Carbonio (CO) derivano soprattutto
dagli autoveicoli;
gli Ossidi di Zolfo (SOx) formati da due composti
gassosi altamente irritanti come l'anidride solforosa (S02) e l'acido solforico (H2S04) derivanti dalle centrali
termoelettriche, dagli impianti industriali e dal riscaldamento domestico;
gli Idrocarburi che si dividono in aciclici,
aromatici e aliciclici. Ricordo in modo particolare il metano, il benzene, il toluene e il
benzopirene derivanti dalle raffinerie di petrolio e dalle industrie per le vernici;
per finire, il Particolato, vale a dire tutti quei
residui solidi di polveri, ceneri, fuliggini, che possono essere presenti in quantità
più o meno importante nell'aria inquinata. Se una volta ci si poteva "salvare"
in casa o negli edifici, oggi l'inquinamento interno è praticamente lo stesso di quello
esterno, anzi negli edifici con l'utilizzo sempre più frequente dei condizionatori d'aria
assistiamo a delle vere e proprie epidemie di malesseri da "edificio malato" con
frequenze più o meno variabili di cefalee, di mancanza di concentrazione, d'irritazione
degli occhi e delle prime vie aeree che possono predisporre all'insorgenza di fenomeni
allergici. Quindi è molto importante revisionare frequentemente gli impianti di
condizionamento dell'aria, pulire e sostituire i filtri, almeno due volte al dì aerare i
locali dove si vive, preferibilmente nelle ore in cui minore è il traffico di
autoveicoli, e, quando è possibile, allontanarsi dai centri abitati.
2. L'allergia provoca la produzione di un eccesso di
istamina a carico di alcune vostre cellule localizzate sulla pelle e sulle mucose,
attenzione quindi a non usare detergenti e prodotti per la pulizia del corpo troppo
aggressivi.
La cute con i suoi 2 mq circa di estensione è la prima
difesa che il corpo oppone all'ambiente esterno; la maggior parte delle sostanze chimiche,
smog, inquinanti ambientali, residui di detersivi, ammorbidenti, apprettanti dei tessuti,
ecc., si "forma" allo strato cutaneo dell'organismo, dobbiamo quindi prestare
molta attenzione all'igiene personale che è fondamentale, ma facendo attenzione a non
aggredire e danneggiare la pelle. Invece, purtroppo, molti prodotti irritano la cute per
il loro contenuto in alcool, per l'eccesso di sostanze chimiche presenti, per il pH troppo
acido e, infine, anche per l'abuso che se ne fa. I prodotti per l'igiene del corpo
dovrebbero rispettare il pH fisiologico della pelle (5,5) e non dovrebbero contenere
aggiunte di alcol o di profumi. Attenzione: anche la glicerina può provocare reazioni
allergiche. Preferire in ogni
caso i prodotti di erboristeria a quelli cosmetici.
3. Prevenire i classici sintomi allergici con l'assunzione di
prodotti naturali utili sia nella prevenzione sia nella terapia.
Dalla lettura di questo lavoro si comprende come il
trattare efficacemente le patologie allergiche non sia cosa semplice, né da un punto di
vista diagnostico, né da un punto di vista terapeutico. Tenuto conto degli effetti
iatrogeni dei vari prodotti farmaceutici e del fatto che spesso sono solo sintomatici e
non curativi del disturbo, prima di una terapia farmacologica è meglio provare a curarsi
con dei prodotti naturali che almeno hanno il vantaggio di non causare danni collaterali.
Ricordo i principali prodotti omeopatici disponibili. Si possono assumere da soli o in
congiunzione, il dosaggio raccomandato è di tre globuli da sciogliere sotto la lingua per
tre-cinque volte al dì. Se ci saranno effetti positivi si potranno osservare già in
due-tre settimane di terapia.
Per l'asma:
Arsenicum album 9ch
Kalium carbonicum 9ch
Ipeca 9ch
Per la rinite:
Allium cepa 9ch
Hydrastis canadensis 9ch
Nux vomica 9ch
Per la congiuntivite:
Euphrasia 9ch
Allium cepa 9ch
Apis mellifica 9ch
Quanto ai prodotti
erboristici sono consigliabili.
Per la congiuntivite:
Eufrasia
Camomilla
Finocchio
Lattuga
Piantaggine
Per la rinite:
Eufrasia
Maggiorana
Menta
Sambuco
Timo
Per l'asma:
Aglio
Anice
Lavanda
Salsapariglia
Valeriana |
Modalità di preparazione e uso di alcune delle piante
consigliate.
Eufrasia (Decotto). Far bollire 40 g di parti secche per 10 minuti in 1 litro di acqua, filtrare
ed utilizzare tiepido per lavaggi agli occhi e irrigazioni nasali. Adatto quindi sia per
la congiuntivite che per la rinite.
Piantaggine (Collirio). Versare in 200 cc di acqua bollente 10 g di foglie di Piantaggine e 5 g di
Fiordaliso. Lasciare per 15 minuti poi filtrare e utilizzare per lavaggi oculari per la
congiuntivite.
Maggiorana (Decotto). Bollire per 15 minuti in un litro d'acqua 25 grammi delle sommità fiorite
della pianta, poi per 10 minuti aspirare i vapori con le narici. Il trattamento è
efficace contro la Rinite, ripetere fino a 4 volte al dì.
Sambuco (Infuso). Mettere 8 grammi di fiori secchi in mezzo litro d'acqua bollente. Lasciare
coperto il contenitore per 15 minuti, poi assumere 3 cucchiai di infuso in mezzo bicchiere
d'acqua tiepida più volte al dì. Indicato per la rinite.
Salsapariglia. Le radici raccolte in estate e la-sciate essiccare all'ombra vengono
utilizzate per confezionare "sigarette antiasmatiche". Asma.
Anice (Macerato). Mettere a macerare 35 g di semi in 1 litro di acquavite con 10 g di
coriandolo, 2 g di cannella e 450 g di zucchero. Filtrare dopo 7 giorni e assumere 3-4
bicchieri al dì come anti asma.
4. Cercare di mantenere una buona funzionalità intestinale
con una dieta equilibrata, con un buon apporto di fibre, con la varietà dei cibi e
ricorrendo anche a integratori della flora batterica.
La parete intestinale svolge una funzione fondamentale
nell'assorbimento del cibi e nello stimolo del sistema immunitario, basti pensare che il
60% di tutte le nostre cellule immunitarie (vere e proprie sentinelle dell'integrità del
nostro organismo) si trovano a ridosso delle nostre pareti intestinali. Queste pareti sono
protette nella parte del lume intestinale da cellule saprofite (flora batterica) che
svolgono molteplici funzioni. L'alterazione della flora batterica intestinale è chiamata
disbiosi e da qualche anno gli studi e le ricerche in merito hanno evidenziato l'enorme
importanza che riveste per lo "stato di salute umana" la popolazione microbica
dell'intestino.
La flora batterica del nostro intestino svolge diverse e
importanti funzioni: sintetizza le vitamine B1, B12, acido folico, acido
pantotenico;
metabolizza gli acidi biliari che ci fanno digerire i grassi; metabolizza gli ormoni
steroidi; regolarizza il materiale fecale e i gas intestinali; produce antibiotici
naturali e sostanze ad attività antibatterica che bloccano tutti i tentativi da parte dei
batteri estranei o dei microrganismi nocivi di danneggiarci e di causarci infezioni;
predigerisce i cibi e facilita l'assorbimento delle sostanze nutritive e per ultimo, ma
primo per importanza, "modula" il funzionamento del nostro sistema immunitario,
stimolando la produzione di anticorpi IgA che formano una sottile pellicola protettiva che
riveste tutte le superfici delle mucose: le IgA sono dotate di proprietà difensive verso
tutti gli allergeni.
E' chiaro allora che mantenere in buono stato di salute la
nostra flora batterica è una condizione essenziale per mantenere in buona salute il
nostro organismo in generale e, in particolare, per affrontare i rischi di reazioni
allergiche. Ciò si ottiene innanzi tutto attraverso una alimentazione equilibrata. Le
nostre abitudini errate rischiano spesso di danneggiare la nostra flora batterica. Per
esempio, quando assumiamo degli antibiotici, degli antinfiammatori, dei farmaci steroidei
e dei lassativi chimici causiamo una morte massiccia di queste "cellule amiche"
e spesso poi soffriamo di diarrea, aerofagia, meteorismo, spasmi e dolori intestinali. Se
l'assunzione dei suddetti farmaci è ripetuta, ciclica, non diamo modo alle flore
batteriche di riprodursi, con conseguenti cali delle difese immunitarie che possono
portare allo sviluppo di fenomeni allergici. In più, rischiamo di perdere la protezione
dell'epitelio dell'intestino che può andare incontro a fenomeni di erosioni (ulcere), a
fenomeni infiammatori (coliti), a fenomeni reattivi con proliferazioni cellulari (polipi,
adenomi).
Se, per motivi di forza maggiore, dobbiamo assumere questi
farmaci, sarebbe bene iniziare contemporaneamente ad assumere dei fermenti lattici -
concentrati di flore batteriche intestinali - e proseguire per due settimane almeno dopo
la sospensione della terapia. Oggi questi fermenti è possibile acquistarli in forma di
flaconcini o capsule: ricordarsi che per un buon prodotto la concentrazione di fermenti
deve superare i 4-5 miliardi per flaconcino o capsula, altrimenti le flore batteriche non
riescono a superare la barriera acida dello stomaco, e che la composizione non deve
contenere eccipienti come il lattosio o conservanti che spesso possono causare reazioni
allergiche.
5. Evitare almeno nel periodo primaverile tutti gli alimenti
che possono causare una cross reattività.
Studi recenti hanno dimostrato che un buon 40% delle
persone che soffrono di allergie sono soggetti a reazioni crociate. Esistono infatti degli
alimenti che contengono "sostanze simili ai pollini e alle polveri che causano
allergia. Quindi, assumere questi alimenti può provocare i disturbi allergici o
peggiorare dei sintomi già esistenti.
Questo fenomeno è chiamato cross-reaction. Tutte le
persone che hanno problemi allergici debbono individuare gli alimenti che possono creare
cross-reazione ed evitarli, possibilmente sempre, ma tassativamente nel periodo più
critico dell'anno (primavera, ecc.). Se non lo avete già fatto, controllate con
attenzione la lista delle cross reattività (Tavola 2), individuate nella colonna di
destra a quali sostanze siete allergici e poi prendete nota degli alimenti corrispondenti
nella colonna di sinistra. Cercate di evitare tassativamente questi particolari alimenti
nel periodo peggiore da un punto di vista dei sintomi e, se ne trovate beneficio, sarà
bene che ve ne asteniate tutto l'anno.
6. Evitare sempre tutti gli alimenti che possono liberare
istamina.
Gli alimenti che contengono la tiramina e la fenilentiamina
producono l'effetto di liberare naturalmente
istamina nel nostro organismo. Poiché le persone allergiche hanno già un eccesso di
istamina, l'utilizzo di questi alimenti può causare un peggioramento dei sintomi che può
essere anche acuto. E' bene quindi in tutti i pazienti allergici, indipendentemente dal
tipo di sostanza alla quale sono sensibili e dal periodo dell'anno in cui stanno peggio,
evitare in modo tassativo i seguenti alimenti:
Formaggi (soprattutto quelli stagionati e
fermentati)
Vino (soprattutto rosso)
Cioccolato
Pesce conservato in scatola
Salumi
Birra
Organi interni come fegato, ecc.
Noci e nocciole
7. Evitare, agli inizi del periodo critico per i pollini, la primavera, tutti gli
alimenti che potrebbero essere importanti nella relazione intolleranza
alimentare-sensibilità agli inalanti.
Il nostro organismo può avere reazioni avverse agli
alimenti di diversa natura: Allergie alimentari, Pseudoallergie, Ipersensibilità,
Reazioni tossiche, Intolleranze alimentari. Tutte queste diverse forme di reazioni avverse
a determinati alimenti possono interagire, accentuandoli, con gli effetti delle allergie
da pollini.
Di conseguenza le classiche manifestazioni allergiche
quali riniti, congiuntiviti, asma, orticaria, possono beneficiare molto dell'esclusione di
eventuali alimenti intollerati. Infatti il fenomeno delle Intolleranze alimentari può
complicare un quadro di allergia: per esempio una persona che manifesta un'allergia verso
la polvere di casa può presentare un'accentuazione della patologia (rinite, asma) in
determinati momenti di accumulo dell'alimento intollerato, in pratica si verifica un vero
e proprio fenomeno di sommatoria tra diversi tipi di stress. E' dunque estremamente
importante, per chi soffre di forme allergiche, capire se e a quali alimenti è
intollerante. Nei casi di rinite e asma gli alimenti intollerati più importanti da un
punto di vista statistico sono il latte (e tutti i suoi derivati) e il pomodoro (e tutta
la famiglia delle solanacee).
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