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LA DIETA ANTIALLERGICA (terza parte)

Di Marcello Mondadori (L'erborista 11/2000 - Tecniche Nuove)

 

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1. Evitare i luoghi con molto inquinamento ambientale che può irritare ancora di più le vostre mucose e predisporle a crisi allergiche.

L'inquinamento atmosferico è ormai riconosciuto come causa scatenante nell'insorgere dei processi allergici, e non potrebbe essere diversamente vista la qualità dell'aria che respiriamo. La superficie polmonare vasta quasi 90 metri quadrati e a diretto contatto con l'ambiente esterno, quindi tutti gli agenti inquinanti atmosferici possono penetrare e irritare le mucose polmonari con conseguenti stati d'infiammazione e di reattività che se protratti nel tempo possono condurre a uno stato di ipersensibilità. Gli aerocontaminanti sono soprattutto:

• gli Ossidi di Azoto (NOx), di cui un prodotto secondario importante è l'ozono, derivano soprattutto dagli impianti termici e dagli impianti dell'energia elettrica;

• gli Ossidi di Carbonio (CO) derivano soprattutto dagli autoveicoli;

• gli Ossidi di Zolfo (SOx) formati da due composti gassosi altamente irritanti come l'anidride solforosa (S02) e l'acido solforico (H2S04) derivanti dalle centrali termoelettriche, dagli impianti industriali e dal riscaldamento domestico;

• gli Idrocarburi che si dividono in aciclici, aromatici e aliciclici. Ricordo in modo particolare il metano, il benzene, il toluene e il benzopirene derivanti dalle raffinerie di petrolio e dalle industrie per le vernici;

• per finire, il Particolato, vale a dire tutti quei residui solidi di polveri, ceneri, fuliggini, che possono essere presenti in quantità più o meno importante nell'aria inquinata. Se una volta ci si poteva "salvare" in casa o negli edifici, oggi l'inquinamento interno è praticamente lo stesso di quello esterno, anzi negli edifici con l'utilizzo sempre più frequente dei condizionatori d'aria assistiamo a delle vere e proprie epidemie di malesseri da "edificio malato" con frequenze più o meno variabili di cefalee, di mancanza di concentrazione, d'irritazione degli occhi e delle prime vie aeree che possono predisporre all'insorgenza di fenomeni allergici. Quindi è molto importante revisionare frequentemente gli impianti di condizionamento dell'aria, pulire e sostituire i filtri, almeno due volte al dì aerare i locali dove si vive, preferibilmente nelle ore in cui minore è il traffico di autoveicoli, e, quando è possibile, allontanarsi dai centri abitati.

2. L'allergia provoca la produzione di un eccesso di istamina a carico di alcune vostre cellule localizzate sulla pelle e sulle mucose, attenzione quindi a non usare detergenti e prodotti per la pulizia del corpo troppo aggressivi.

La cute con i suoi 2 mq circa di estensione è la prima difesa che il corpo oppone all'ambiente esterno; la maggior parte delle sostanze chimiche, smog, inquinanti ambientali, residui di detersivi, ammorbidenti, apprettanti dei tessuti, ecc., si "forma" allo strato cutaneo dell'organismo, dobbiamo quindi prestare molta attenzione all'igiene personale che è fondamentale, ma facendo attenzione a non aggredire e danneggiare la pelle. Invece, purtroppo, molti prodotti irritano la cute per il loro contenuto in alcool, per l'eccesso di sostanze chimiche presenti, per il pH troppo acido e, infine, anche per l'abuso che se ne fa. I prodotti per l'igiene del corpo dovrebbero rispettare il pH fisiologico della pelle (5,5) e non dovrebbero contenere aggiunte di alcol o di profumi. Attenzione: anche la glicerina può provocare reazioni allergiche. Preferire in ogni caso i prodotti di erboristeria a quelli cosmetici.

3. Prevenire i classici sintomi allergici con l'assunzione di prodotti naturali utili sia nella prevenzione sia nella terapia.

Dalla lettura di questo lavoro si comprende come il trattare efficacemente le patologie allergiche non sia cosa semplice, né da un punto di vista diagnostico, né da un punto di vista terapeutico. Tenuto conto degli effetti iatrogeni dei vari prodotti farmaceutici e del fatto che spesso sono solo sintomatici e non curativi del disturbo, prima di una terapia farmacologica è meglio provare a curarsi con dei prodotti naturali che almeno hanno il vantaggio di non causare danni collaterali. Ricordo i principali prodotti omeopatici disponibili. Si possono assumere da soli o in congiunzione, il dosaggio raccomandato è di tre globuli da sciogliere sotto la lingua per tre-cinque volte al dì. Se ci saranno effetti positivi si potranno osservare già in due-tre settimane di terapia.

Per l'asma:

Arsenicum album 9ch 

Kalium carbonicum 9ch 

Ipeca 9ch

Per la rinite: 

Allium cepa 9ch 

Hydrastis canadensis 9ch 

Nux vomica 9ch

Per la congiuntivite: 

Euphrasia 9ch 

Allium cepa 9ch 

Apis mellifica 9ch

 

Quanto ai prodotti erboristici sono consigliabili.

Per la congiuntivite:

Eufrasia

Camomilla

Finocchio

Lattuga

Piantaggine

Per la rinite:

Eufrasia

Maggiorana

Menta

Sambuco

Timo

Per l'asma:

Aglio

Anice

Lavanda

Salsapariglia

Valeriana

 

Modalità di preparazione e uso di alcune delle piante consigliate.

Eufrasia (Decotto). Far bollire 40 g di parti secche per 10 minuti in 1 litro di acqua, filtrare ed utilizzare tiepido per lavaggi agli occhi e irrigazioni nasali. Adatto quindi sia per la congiuntivite che per la rinite.

Piantaggine (Collirio). Versare in 200 cc di acqua bollente 10 g di foglie di Piantaggine e 5 g di Fiordaliso. Lasciare per 15 minuti poi filtrare e utilizzare per lavaggi oculari per la congiuntivite.

Maggiorana (Decotto). Bollire per 15 minuti in un litro d'acqua 25 grammi delle sommità fiorite della pianta, poi per 10 minuti aspirare i vapori con le narici. Il trattamento è efficace contro la Rinite, ripetere fino a 4 volte al dì.

Sambuco (Infuso). Mettere 8 grammi di fiori secchi in mezzo litro d'acqua bollente. Lasciare coperto il contenitore per 15 minuti, poi assumere 3 cucchiai di infuso in mezzo bicchiere d'acqua tiepida più volte al dì. Indicato per la rinite.

Salsapariglia. Le radici raccolte in estate e la-sciate essiccare all'ombra vengono utilizzate per confezionare "sigarette antiasmatiche". Asma.

Anice (Macerato). Mettere a macerare 35 g di semi in 1 litro di acquavite con 10 g di coriandolo, 2 g di cannella e 450 g di zucchero. Filtrare dopo 7 giorni e assumere 3-4 bicchieri al dì come anti asma.

4. Cercare di mantenere una buona funzionalità intestinale con una dieta equilibrata, con un buon apporto di fibre, con la varietà dei cibi e ricorrendo anche a integratori della flora batterica.

La parete intestinale svolge una funzione fondamentale nell'assorbimento del cibi e nello stimolo del sistema immunitario, basti pensare che il 60% di tutte le nostre cellule immunitarie (vere e proprie sentinelle dell'integrità del nostro organismo) si trovano a ridosso delle nostre pareti intestinali. Queste pareti sono protette nella parte del lume intestinale da cellule saprofite (flora batterica) che svolgono molteplici funzioni. L'alterazione della flora batterica intestinale è chiamata disbiosi e da qualche anno gli studi e le ricerche in merito hanno evidenziato l'enorme importanza che riveste per lo "stato di salute umana" la popolazione microbica dell'intestino.

La flora batterica del nostro intestino svolge diverse e importanti funzioni: sintetizza le vitamine B1, B12, acido folico, acido pantotenico; metabolizza gli acidi biliari che ci fanno digerire i grassi; metabolizza gli ormoni steroidi; regolarizza il materiale fecale e i gas intestinali; produce antibiotici naturali e sostanze ad attività antibatterica che bloccano tutti i tentativi da parte dei batteri estranei o dei microrganismi nocivi di danneggiarci e di causarci infezioni; predigerisce i cibi e facilita l'assorbimento delle sostanze nutritive e per ultimo, ma primo per importanza, "modula" il funzionamento del nostro sistema immunitario, stimolando la produzione di anticorpi IgA che formano una sottile pellicola protettiva che riveste tutte le superfici delle mucose: le IgA sono dotate di proprietà difensive verso tutti gli allergeni.

E' chiaro allora che mantenere in buono stato di salute la nostra flora batterica è una condizione essenziale per mantenere in buona salute il nostro organismo in generale e, in particolare, per affrontare i rischi di reazioni allergiche. Ciò si ottiene innanzi tutto attraverso una alimentazione equilibrata. Le nostre abitudini errate rischiano spesso di danneggiare la nostra flora batterica. Per esempio, quando assumiamo degli antibiotici, degli antinfiammatori, dei farmaci steroidei e dei lassativi chimici causiamo una morte massiccia di queste "cellule amiche" e spesso poi soffriamo di diarrea, aerofagia, meteorismo, spasmi e dolori intestinali. Se l'assunzione dei suddetti farmaci è ripetuta, ciclica, non diamo modo alle flore batteriche di riprodursi, con conseguenti cali delle difese immunitarie che possono portare allo sviluppo di fenomeni allergici. In più, rischiamo di perdere la protezione dell'epitelio dell'intestino che può andare incontro a fenomeni di erosioni (ulcere), a fenomeni infiammatori (coliti), a fenomeni reattivi con proliferazioni cellulari (polipi, adenomi).

Se, per motivi di forza maggiore, dobbiamo assumere questi farmaci, sarebbe bene iniziare contemporaneamente ad assumere dei fermenti lattici - concentrati di flore batteriche intestinali - e proseguire per due settimane almeno dopo la sospensione della terapia. Oggi questi fermenti è possibile acquistarli in forma di flaconcini o capsule: ricordarsi che per un buon prodotto la concentrazione di fermenti deve superare i 4-5 miliardi per flaconcino o capsula, altrimenti le flore batteriche non riescono a superare la barriera acida dello stomaco, e che la composizione non deve contenere eccipienti come il lattosio o conservanti che spesso possono causare reazioni allergiche.

5. Evitare almeno nel periodo primaverile tutti gli alimenti che possono causare una cross reattività.

Studi recenti hanno dimostrato che un buon 40% delle persone che soffrono di allergie sono soggetti a reazioni crociate. Esistono infatti degli alimenti che contengono "sostanze simili ai pollini e alle polveri che causano allergia. Quindi, assumere questi alimenti può provocare i disturbi allergici o peggiorare dei sintomi già esistenti.

Questo fenomeno è chiamato cross-reaction. Tutte le persone che hanno problemi allergici debbono individuare gli alimenti che possono creare cross-reazione ed evitarli, possibilmente sempre, ma tassativamente nel periodo più critico dell'anno (primavera, ecc.). Se non lo avete già fatto, controllate con attenzione la lista delle cross reattività (Tavola 2), individuate nella colonna di destra a quali sostanze siete allergici e poi prendete nota degli alimenti corrispondenti nella colonna di sinistra. Cercate di evitare tassativamente questi particolari alimenti nel periodo peggiore da un punto di vista dei sintomi e, se ne trovate beneficio, sarà bene che ve ne asteniate tutto l'anno.

6. Evitare sempre tutti gli alimenti che possono liberare istamina.

Gli alimenti che contengono la tiramina e la fenilentiamina producono l'effetto di liberare naturalmente istamina nel nostro organismo. Poiché le persone allergiche hanno già un eccesso di istamina, l'utilizzo di questi alimenti può causare un peggioramento dei sintomi che può essere anche acuto. E' bene quindi in tutti i pazienti allergici, indipendentemente dal tipo di sostanza alla quale sono sensibili e dal periodo dell'anno in cui stanno peggio, evitare in modo tassativo i seguenti alimenti:

• Formaggi (soprattutto quelli stagionati e fermentati)

• Vino (soprattutto rosso)

• Cioccolato

• Pesce conservato in scatola

• Salumi

• Birra

• Organi interni come fegato, ecc.

• Noci e nocciole

7. Evitare, agli inizi del periodo critico per i pollini, la primavera, tutti gli alimenti che potrebbero essere importanti nella relazione intolleranza alimentare-sensibilità agli inalanti.

Il nostro organismo può avere reazioni avverse agli alimenti di diversa natura: Allergie alimentari, Pseudoallergie, Ipersensibilità, Reazioni tossiche, Intolleranze alimentari. Tutte queste diverse forme di reazioni avverse a determinati alimenti possono interagire, accentuandoli, con gli effetti delle allergie da pollini.

Di conseguenza le classiche manifestazioni allergiche quali riniti, congiuntiviti, asma, orticaria, possono beneficiare molto dell'esclusione di eventuali alimenti intollerati. Infatti il fenomeno delle Intolleranze alimentari può complicare un quadro di allergia: per esempio una persona che manifesta un'allergia verso la polvere di casa può presentare un'accentuazione della patologia (rinite, asma) in determinati momenti di accumulo dell'alimento intollerato, in pratica si verifica un vero e proprio fenomeno di sommatoria tra diversi tipi di stress. E' dunque estremamente importante, per chi soffre di forme allergiche, capire se e a quali alimenti è intollerante. Nei casi di rinite e asma gli alimenti intollerati più importanti da un punto di vista statistico sono il latte (e tutti i suoi derivati) e il pomodoro (e tutta la famiglia delle solanacee).

 

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