MONOGRAFIA KAWA KAWA
DESCRIZIONE GENERALE - COMPOSIZIONE CHIMICA - FARMACOLOGIA ATTIVITA' BIOLOGICHE - USI - PREPARAZIONI COMMERCIALI
KAWA
Specie botaniche: Piper methysticum
Forst. F. (Famiglia Piperaceae)
Denominazioni internazionali: Kava-Kava
Arbusto deciduo perenne molto variabile, alto sino a 3 m; foglie sparse, sottili, singole, alternate, cordate, picciolate, larghe 8-25 cm (più larghe che lunghe), piccioli lunghi fino a 6 cm; fiori raccolti in spadici irregolari; il rizoma è nodoso, spesso, qualche volta tuberoso, con radici laterali lunghe sino a 3 m; durante la coltivazione i rizomi diventano voluminosi; il peso medio a 10 mesi è di circa 1 kg; si trova in tutto il Pacifico meridionale, dalle Hawaii alla Nuova Guinea; l'origine esatta è sconosciuta e la distribuzione odierna è il risultato della coltivazione dei Polinesiani. Il tasso più alto di diversificazioni si trova nell'arcipelago delle Vanuatu.
Il P. methysticum è un cultivar relativamente recente (2500-3000 anni); il binomio si riferisce ai cultivar sterili di P. vichmannii C. D.C.1 La droga è costituita dal rizoma.
II rizoma del kawa contiene il 43% di amido, 20,0% di fibra, 12,0% di acqua, 3,2% di zucchero, 3,6% di proteine, 3,2% di minerali e il 3-20% di kavalattoni (a seconda dell'età della pianta e del cultivar).
I kavalattoni contenuti nella resina sono alfa-pironi che portano un gruppo metossile al carbonio 4 ed un anello aromatico stirilico al carbonio 6, comprendendo kavaina, 7,8-diidrokavaina, 5,6-deidrokavaina, yangonina, 5,6,7,8-tetraidroyangonina, metisticina, diidrometisticina, 5,6-deidrometisticina, 5,6 diidroyangonina, 7,8-diidroyangonina, 10-metossi-yangonina, 11-metossi-yangonina, 11-idrossi-yangonina, idrossikavaina e 11-metossi-12-idrossi-deidrokavaina.
Il rizoma contiene anche flavokavine A e B; gli alcaloidi pipermetistina; cefaradione A;2 chetoni, tra cui cinnamalachetone e metilene-diossi-3,4-cinnamalachetone; un alcol, diidrokavaina-5-olo; minerali, tra cui potassio, calcio, magnesio, sodio, alluminio, ferro e silice; zuccheri, tra cui saccarosio, maltosio, fruttosio e glucosio; oltre 15 aminoacidi, ecc.
Sono state attribuite al kawa proprietà calmanti, anestetiche, analgesiche, anti-micotiche, antisettiche, antispasmodiche, diuretiche, espettoranti, sedative, stimolanti e toniche. Sugli animali da esperimento ha avuto effetti sedativi, anticonvulsivi e spasmolitici.3 L'effetto analgesico della diidrokavaina e della diidrometisticina (120 mg/kg) è confrontabile con quello di 200 mg/kg dell'aspirina.
La masticazione del kawa fresco provoca
un'anestesia locale, dovuta specialmente alla kavaina. Tuttavia, iniezioni sottocutanee di
un estratto alcolico di kavaina producono anestesia per parecchie ore (o giorni), ma
possono causare la paralisi dei nervi periferici; tuttavia, è una droga non utilizzabile
per l'anestesia locale.
La diidrokavaina e la diidrometisticina sono state descritte come rilassanti muscolari
superiori al propanediolo, ai benzazoli e alle benzodiazepine.
L'attività miorilassante è il risultato di un effetto diretto sulla contrattilità muscolare piuttosto che di una inibizione della trasmissione neuromuscolare.
La diidrokavaina inibisce la crescita
dell'Aspergillus niger.
Tra i kavalattoni la diidrometisticina ha il maggiore effetto potenziante sulla narcosi da
barbiturici.
Il kawa è stato classificato come narcotico e ipnotico; tuttavia, non è ne allucinogeno ne stupefacente e non induce dipendenza. Il consumo eccessivo produce fotofobia e diplopia o, raramente, la paralisi temporanea oculomotoria. Un grande consumo di kawa può anche causare lesioni dermatologiche e secchezza della epidermide, provocando un forte esantema, caratterizzato da chiazze simili a quelle dell'orticaria, con forte prurito.
Medicinali, farmaceutici e cosmetici.
Nella fìtomedicina tedesca il rizoma
essiccato e i suoi preparati sono utilizzati per disturbi quali ansietà nervosa, stress e
inquietudine. Combinati con l'olio di semi di zucca, gli estratti di kawa sono stati
utilizzati per trattare le irritazioni della
vescica. L'uso è controindicato durante la gravidanza, l'allattamento e la
depressione.
Nella monografìa tedesca sulla pianta si
legge che anche che l'uso prolungato può causare una decolorazione temporanea di pelle,
capelli e unghie (che assumono un colore giallognolo) o, raramente, reazioni allergiche
cutanee. Può interagire con alcol, barbiturati ed altri psicofarmaci e
può interferire con la guida (WEISS).
Alimentari.
Melanesiani, Micronesiani e Polinesiani macinano le radici fresche o essiccate per preparare una bevanda tradizionale, che ha spesso un valore sociale o cerimoniale. Il suo ruolo culturale nella società del Pacifico è comparabile al ruolo del vino nell'Europa meridionale.
Prodotti erboristici.
La radice essiccata è utilizzata in tisane, capsule, compresse, tinture, principalmente come leggero rilassante o blando euforizzante (DUKE 2).
Medicina tradizionale.
Nelle isole del Pacifico un decotto del
rizoma è stato utilizzato nel trattamento di gonorrea, cistite cronica, infezioni
urogenitali, problemi mestruali, emicrania, prolasso vaginale, problemi del sonno,
infezioni del tratto respiratorio, tubercolosi; esternamente il succo viene applicato per
patologie della
pelle, tra cui la lebbra; le foglie fresche o il succo sono impiegati come cataplasma per
problemi intestinali, otiti e ascessi.
Il kawa è stato anche considerato efficace come anestetico, galattogogo, diaforetico.
Grezza e come estratti (etanolici).
BIBLIOGRAFIA
Vedi la Bibliografia Generale per BLUMENTHAL; DUKE 2; MARTINDALE; STEINMETZ; WEISS.
1. V. Lebot et al., Kava, thè Pacific Drug, Yale University Press, New Haven, Conn. 1992.
2. H. Jaggy e H. Achenbach, Planta Med., 58, 111 (1992).
3. Monograph Piperis methystici rhizoma, Bundesanzeiger, no. 101, (June 1, 1990).
4. V. Lebot in P. A. Cox e S. A. Banack, eds., Islands, Plants and Polynesians, Dioscorides Press, Portiand, Oreg., 1991, p. 169.
DA: ALBERT Y.LEUNG
STEVEN FOSTER
ENCICLOPEDIA DELLE PIANTE MEDICINALI UTILIZZATE NEGLI ALIMENTI NEI FARMACI E NEI COSMETICI
ED. PLANTA MEDICA