LOGO ERBORISTERIA DULCAMARA

PER INFORMAZIONI

 ERBORISTERIA A SINALUNGAmonografia piante velenose: mughetto, proprietà terapeutiche del mughetto, proprietà medicamentose Convallaria majalis (mughetto), farmacologia della pianta velenosa Convallaria majalis più comunemente conosciuta come mughetto, il mughetto come pianta per il cuore

RITORNA ALLA HOME PAGE                                              PORTA ALL'INDICE DELLE PIANTE VELENOSE                                              PORTA ALL'INDICE FITOTERAPIA

Convallaria majalis

Mughetto

Forme di preparazione - Esempi di ricette

(Pianta Velenosa da non usare)*

Importante: i preparati galenici di questa monografia, sono riportati esclusivamente a titolo didattico o conoscitivo, poiché trattandosi di pianta molto velenosa, i suoi preparati sono di esclusiva competenza del farmacista (Adriano Sonnini)

 

II mughetto è una pianta dei nostri boschi, in primo luogo delle foreste un poco umide; se ne usano i fiori e l'erba, Flores ed Herba Convallariae. Le foglie fresche sono le più efficaci, subito dopo i fiori, e la parte più velenosa e rappresentata dai frutti rossi.

Il mughetto ha subito negli ultimi tempi una notevole riconsiderazione, o per meglio dire quasi una rivalutazione; si sapeva da sempre che esso deve essere annoverato fra i digitaloidi. Ne era nota anche una certa, se pur scarsa azione diuretica. Ma questi effetti nella droga erano, relativamente parlando, deboli. Lo stesso dicasi della Tinctura Convallariae. La si usava con interesse nei disturbi cardiaci di natura più funzionale, poiché le si attribuiva un'azione cardiosedativa. Ora però, con approfondite ricerche sui principi attivi, sono emersi elementi molto interessanti.

Il mughetto contiene un'intera serie di principi attivi, 11 più importante è il glicoside puro convallatossina. Esso possiede effetti sul cuore così pronunciati, che può entrare in concorrenza con la strofantina. Ulteriori principi attivi della pianta fresca sono convallamarina, convallarina e acido convallarico; la convallatossina può essere iniettata per via endovenosa ed è allora assolutamente in grado di ripristinare la compensazione di un cuore insufficiente. Nella pratica, tuttavia, non vi è alcun vantaggio rispetto alla strofantina, con cui vi è una con-suetudine maggiore. Perciò la terapia endovenosa con convallaria non è riuscita ad affermarsi. La convallatossina è caratterizzata da un tasso di assorbimento del 10% circa e da un tasso di dispersione del 50%.

Per l'impiego orale abbiamo delle buone preparazioni galeniche nell'estratto totale standardizzato "Convallaria Vogel & Weber", 3 volte al giorno 20 gocce, e nel Cardalept -Tropfen, 3 volte al giorno 10-20-30 gocce. Una combinazione in parti uguali di Convallaria e Crataegus è il Convastabil (Klein), 3 volte al giorno 15-20 gocce dopo pasti, specialmente nelle forme bradicardiche di insufficienza cardiaca; comunque ciò non significa che non si possa trattare altrettanto bene la ben più frequente forma tachicardica. Buona e sperimentata è la combinazione di Extr. Convallariae (200 F. D. di glicosidi totali per pastiglia) con Crataegus e aspartato di potassio-magnesio denominata Lacoerdin®-N (Vogel & Weber), 2 pastiglie da 1 a 4 volte al giorno secondo la necessità.

AD ALTA RISOLUZIONE

Molto interessanti sono le ricerche sugli effetti sul cuore della Convallaria condotte presso ['Istituto di farmacologia della Fa. Madaus, che hanno portato alla produzione del preparato di Convallaria Convacard . Si tratta di un ulteriore sviluppo del Convalyt.

Il Convacard è prodotto con il nuovo procedimento dell'atomizzazione in controcorrente, grazie al quale il fitocomplesso naturale della pianta fresca viene ampiamente salvaguardato. Tutti gli interventi chimici sono così evitati. Pertanto il Convacard contiene l'insieme dei glicosidi di Convallaria in elevata concentrazione e in un costante rapporto tra principi attivi. 1 glicosidi rimangono nello stato originario e nel naturale rapporto reciproco. Oltre alla convallatossina sono qui contenuti ulteriori glicosidi, che insieme rappresentano un concentrato glicosidico ampiamente purificato. Le pastiglie hanno un rivestimento gastroresistente e solubile nell'intestino,- in questo modo non solo si evita una possibile irritazione dello stomaco, ma si ottiene anche un assorbimento assai rapido e completo.

E' interessante a questo proposito il seguente dato: i glicosidi cardioattivi di Convallaria costituiscono il 60% del preparato. Il restante 40% non possiede alcuna efficacia sul cuore, ma è essenziale per la solubilità. Questi sono probabilmente o precursori o derivati dei glicosidi. La loro presenza rende la miscela 500 volte più solubile della convallatossina pura. Sono dunque tutt'altro che sostanze zavorra senza importanza, bensì sostanze che hanno un'importanza decisiva per l'effetto dell'estratto totale. Questi risultati sperimentali dimostrano, ancora una volta, quanto fosse errata in passato l'opinione che le cosiddette sostanze zavorra dovessero essere eliminate dai preparati di piante medicinali, per poterne ricavare meglio l'azione dei principi attivi puri. Ai contrario: proprio la totalità delle sostanze, quali si ritrovano nel prodotto naturale, garantisce anche la migliore azione di Quelle sostanze che si devono ritenere massimamente efficaci.

Convacard ha un'azione propriamente glicosidica, analoga a quella della digitale e della strofantina. Si può dunque utilizzarla per superare uno scompenso cardiaco. A tal fine basta la somministrazione orale. Al riguardo sono emerse ancora alcune particola-rità significative: Convacard agisce rapidamente, ma viene anche escreto rapidamente e perciò non si accumula;

assomiglia dunque, sotto questo profilo, alla strofantina. Però, soprattutto nella somministrazione orale, agisce praticamente solo sul muscolo cardiaco e non sul sistema neurovegetativo, non ha quindi nessuna azione sul vago come la digitale; pertanto, è ottimamente indicato per le forme bradicardiche di insufficienza cardiaca, che sono particolarmente sensibili nei confronti della digitale, e colma quindi una lacuna. Una bradicardia si ritrova con particolare frequenza nel cosiddetto cuore senile, la cui energia è ridotta, ma a riposo e solo con un carico moderato è ancora sufficiente. Qui il mughetto è una reale alternativa alla digitale. Esso è da tenere in considerazione anche per forme di insufficienza cardiaca leggere o intermedie. In uno scompenso grave non può sostituire la digitale. Del Convacard si danno 1-2 pastiglie 3 volte al giorno, fino a un massimo di 12 pastiglie al giorno, riducendo poi, dopo l'inizio dell'effetto, fino a una dose di mantenimento di 1 pastiglia 3 volte al giorno oppure 10 gocce 3 volte al giorno.

Ricerche di karting, HlERMANN e Vrecer mostrano che in Herba Convallariae majalis, oltre ai principi attivi digitaloidi, sono contenuti anche 8 diversi flavonoidi. Si tratta dunque di una completa miscela di flavonoidi in un composto naturale. Con ciò è dimostrato che nella Convallaria, quando si usa la pianta intera, è contenuto molto di più dei soli glicosidi cardiaci, che finora erano considerati come gli unici principi attivi. Noi sappiamo, intanto, che i flavonoidi hanno degli effetti loro propri di tutto rilievo, che si estendono anche al sistema circolatorio. Così la posizione particolare della Convallaria è divenuta più comprensibile e obiettiva (kartinc, 1978).

Forme di preparazione

 

Herba Convallariae (Convallariae herba DAB 8),

Flores Convallariae,

Tìnctura Convallariae,

Convallariae pulvis normatus DAB 8 (0,2-0,5 mg 3 volte al giorno).

 

Esempi di ricette

 

Rp. Herb. Convallariae

      Flor. Convallariae

      Fol. Menth. pip.

      Rad. Valerian.                          aa ad                      100,0

M. f. spec. S. 2 cucchiaini da tè per tazza di acqua bollente, lasciare in infusione 15 minuti, una tazza mattina e sera, bere regolarmente per alcune settimane.

 

Rp. Tinct. Convallariae                                                    5,0

      Tinct. Crataegi                                                          10,0

      Tinct. Valerianae                                                      15,0

D. S. 3 volte al giorno 20-30 gocce dopo i pasti.

Nell'arteriosclerosi con disturbi anginosi e nella sindrome gastrocardiaca (di Roehmheld):

 

Rp. Ol. Carvi                                                                     5,0

Tinct. Convallariae

Tinct. Crataegi

Tinct. carminativ.

Spirit. aetheris nitrosi                       aa                             10,0 D. S. 20 gocce 3 volte al giorno.

Ipotensione arteriosa

Rp. Tinct. Convallariae

Tinct. Strychni

Tinct. Gentianae                               aa                             10,0

D. S. 20 gocce 3 volte al giorno.

Molto valide sono la Tinctura cardialis DRF, composta con Convallaria e Crataegus, e la Tinctura Convallariae cum Caffeine DRF, nella quale alla Tinct. Convallariae è aggiunta anche Coffein. natr. benzoic. (20 gocce 3 volte al giorno).

 

da Rudolf Fritz Weiss

Trattato di Fitoterapia

ed. APORIE

* nota del Webmaster

RITORNA ALLA HOME PAGEPORTA ALL'INDICE FITOTERAPIA