VISCHIO
Usi principali del
Vischio:
• Tumori
• Diminuita funzionalità timica
• Stimolazione del sistema immunitario
• Ipertensione
Descrizione generale
Il Viscum album o Vischio europeo, è una pianta sempreverde e
semiparassita, che cresce sui rami di alberi decidui in Europa e
nell'Asia settentrionale. Le sue radici penetrano, attraverso la
corteccia, nel legno dell'albero-ospite. I rami verdi del Vischio,
lunghi 40-60 centimetri, formano cespugli pendenti con foglie
opposte, coriacee, di colore giallo-verde e strettamente obovate.
Da marzo a maggio appaiono fiori che si vedono appena, di colore
giallo chiaro o verde; dai fiori femminili si sviluppano bacche
bianche che maturano tra settembre e novembre. Il Vischio può
essere notato più comunemente sui vecchi alberi di melo, frassino
o biancospino. Tradizionalmente, il Vischio di quercia è stato il
più usato, sebbene il Vischio cresca meno sulle querce che sugli
alberi precedentemente citati.
Composizione chimica
Il Viscum album contiene varie sostanze farmacologicamente
attive, come alcaloidi, polisaccaridi, fenilpropani, lignani,
lectine e "viscotossine".
Altri composti
riscontrati nel Vischio sono:
• ampia gamma di carboidrati, dagli zuccheri semplici ai
polisaccaridi;
• composti fenolici come flavonoidi, acido caffeico, siringina ed
eleuterosidi;
• steroli, inclusi beta-sitosterolo, sigmasterolo e triterpeni;
• vari aminoacidi come pure amine vasoattive, come tiramina,
fenil-etilamina ed istamina;
• acidi grassi, come acidi linoleico, palmitico ed oleico.
Gli alcaloidi isolati dal Vischio sembrano correlati a quelli
riscontrati nelle piante-ospiti.
Ad esempio, è stata
rilevata stricnina nel Vischio cresciuto su specie Strychnos e
caffeina nel Vischio cresciuto su piante di caffè. Poiché i
composti attivi sembrano essere concentrati all'interno del
Vischio, si possono utilizzare differenti alberi-ospiti, che
forniscono differenti costituenti chimici, per le diverse azioni
fitoterapeutiche. Inoltre, le proteine/lectine sono presenti
solamente negli estratti acquosi, e ciò sta ad indicare che
l'attività fìtoterapeutica può differire tra estratti acquosi ed
idroalcolici (tinture). Gli estratti idroalcolici sembrano molto
meno tossici.
Storia e uso tradizionale
Il Vischio era tenuto in gran conto dai druidi. Vestiti con abiti
bianchi, essi andavano alla ricerca della pianta sacra. Quando
questa veniva scoperta, seguiva una grande cerimonia, mentre un
druido raccoglieva il Vischio dalla quercia con un coltello d'oro.
I druidi credevano che il Vischio li proteggesse da ogni male e le
querce su cui cresceva venivano rispettate, per le cure
meravigliose che ne derivavano. L'uso del Vischio è riportato in
Medio Oriente, Africa, India e Giappone. Il Vischio come
antitumorale venne menzionato da Plinio, Dioscoride e Galeno.
Nel 1720 un medico inglese, Sir John Colbatch, magnificò le virtù
del Vischio in un opuscolo intitolato "Il trattamento
dell'epilessia con il Vischio". Per molti anni il Vischio fu usato
nel trattamento di una varietà di disturbi del sistema nervoso,
incluse convulsioni, delirio, isteria, nevralgie ed astenia
nervosa.
Probabilmente a causa della sua tossicità, l'uso del Vischio cadde
in discredito poco dopo la pubblicazione del lavoro di Colbatch.
Per molti anni venne utilizzato solo in preparazioni per uso
esterno per il trattamento delle dermatiti. Nel 1906 venne
pubblicato uno studio che dimostrava un'azione ipotensiva negli
animali e nell'uomo e questo sembra aver ristabilito il prestigio
fitoterapeutico del Vischio, inizialmente in Francia ed in seguito
in tutta Europa.
Farmacologia
Il Viscum album presenta diverse azioni farmacologiche. La
pianta e diversi tipi di estratto hanno dimostrato attività
ipotensiva, vasodilatatrice, depressiva cardiaca, sedativa,
Effetti cardiovascolari
II Vischio ha dimostrato una varietà di effetti sul sistema
cardiovascolare ed in particolare un'azione ipotensiva in numerosi
studi su animali.
Il meccanismo di azione del suo effetto ipotensivo non è ancora
del tutto chiaro, dato che non esiste nessuna recente indagine. Si
è ipotizzato che il Vischio agisca sui centri cerebrali di
regolazione della pressione sanguigna.
L'attività ipotensiva può dipendere dalla forma in cui il Vischio
viene somministrato e dall'albero-ospite su cui è stato raccolto.
Alcuni studi indicano che gli estratti acquosi sono più efficaci e
la maggiore attività ipotensiva è stata dimostrata per un macerato
di foglie di Vischio cresciuto su un salice, raccolto in gennaio.
Se le componenti non proteiche del Vischio (ad esempio flavonoidi,
acidi fenolcarbossilici, fenilpropani e lignani) dimostrassero di
possedere azione ipotensiva, le soluzioni alcoliche (tinture ed
estratti fluidi) potrebbero essere un'utile soluzione. Le
soluzioni alcoliche conterrebbero questi composti, ma non
viscotossine o lectine. Tuttavia, come detto prima, gli estratti
acquosi sembrano essere più efficaci. In Europa esistono diverse
preparazioni a base di Vischio per il trattamento
dell'ipertensione. Infatti, nella sola Inghilterra si trovano sul
mercato più di 150 prodotti. Questi preparati, tipicamente,
contengono piccole quantità di Vischio in abbinamento con altre
piante che si pensa abbiano azione ipotensiva, ad esempio aglio,
Crataegus oxyacantha e Tilia platyphyllos.
Effetti
antitumorali e immunitari
I preparati a base di Vischio sono stati usati nella pratica
clinica in Europa per il trattamento dei tumori già dal 1926,
quando un prodotto fermentato (Iscador), fatto con il succo fresco
del Vischio, venne introdotto come agente fitoterapeutico
antitumorale. In seguito numerosi studi sono stati eseguiti su
questa preparazione, così come su altri preparati e componenti del
Vischio. Va sottolineato che la via di somministrazione dell'Iscador
è intradermica o endovenosa: gli effetti della somministrazione
orale dell'Iscador, così come di altre preparazioni o di altri
componenti del Vischio, non sono stati ancora riportati.
L'Iscador e le altre preparazioni a base di Vischio fermentato
differiscono dagli estratti non fermentati e sembra che siano meno
tossici e più efficaci: infatti, la maggiore viscotossina e la
viscolectina I (ML I) non sono riscontrabili nell'Iscador.
La fermentazione produce un rapido decremento della concentrazione
di lectina; si pensa che ML I si degradi, durante la
fermentazione, nelle sue catene A e B. Queste catene sono meno
tossiche della visco-lectina I, ma hanno importanti proprietà
immunologiche. L'attività farmacologica dell'Iscador è dovuta ai
composti presenti nel Vischio piuttosto che ad altri costituenti.
Ad esempio, l'Iscador contiene lattobacilli (microrganismi che
partecipano al processo di fermentazione), che possiedono attività
immunostimolante, ma è stato chiaramente dimostrato che sono i
componenti del Vischio, e non i lattobacilli, ad essere largamente
responsabili dell'attività dell'Iscador, dato che il succo non
fermentato della pianta ha dimostrato attività comparabile a
quella dell'Iscador. Iscador è più efficace quando viene
somministrato localmente, vicino ad un tumore, anche se la
somministrazione sistemica ha dato ugualmente risultati positivi.
Nella somministrazione locale, provoca un processo infiammatorio
che promuove l'infiltrazione di globuli bianchi e la "incapsulazione"
del tumore.
I fattori immunitari non-specifici stimolati dal Viscum album
includono: aumentata attività citotossica e fagocitica dei
macrofagi, neutrofilia, aumento del peso del timo e stimolo
dell'attività e della proliferazione dei timociti corticali,
stimolo dell'attività delle cellule natural killers, ed aumento
della citotossicità cellulo-mediata anticorpo-dipendente. Gli
effetti dell'Iscador su questi parametri immunologici sono stati
confermati in pazienti con tumore.
L'Iscador stimola il timo, come dimostrato in diversi studi, e la
sua attività stimolante la corteccia timica e la rigenerazione
delle cellule ematopoietiche, in seguito all'irradiazione con
raggi X, è molto maggiore di qualsiasi altro prodotto finora
riportato. Inoltre, i linfociti timici si sono dimostrati 29 volte
più sensibili alla Concanavalina A, dopo somministrazione di
Iscador. E' interessante notare che le ledine purificate di
Vischio, in generale, non sono così attive negli studi
sperimentali quanto le preparazioni grezze: presumibilmente, un
certo numero di composti del Vischio agisce in modo sinergico.
Si è anche ipotizzato che gli alcaloidi del Vischio siano
responsabili del mantenimento della struttura e dell'attività
delle lectine. Durante le procedure di isolamento e purificazione,
i legami degli alcaloidi con le lectine vengono spezzati, dando
luogo ad una perdita di specificità per le molecole-bersaglio. Le
preparazioni non fermentate di Vischio sono tossiche verso le
cellulle tumorali, a causa della loro maggiore concentrazione in
viscotossina ML I.
Applicazioni cliniche
1 primi studi clinici sulle preparazioni a base di Vischio
(cioè Iscador) non sono stati molto ben documentati. A causa della
mancanza di prove cliniche controllate scientificamente
accettabili, l'uso di Iscador nel trattamento del cancro è rimasto
controverso in Europa, anche se sono stati dimostrati, in studi
controllati, effetti positivi con questo prodotto nel trattamento
post-operatorio dei tumori del polmone, del seno, del colon e
della cervice. Oggi i preparati a base di Vischio sembrano utili
come complemento alle terapie normalmente utilizzate.
Recentemente, sono iniziati diversi studi clinici che potrebbero
fornire maggiori informazioni circa l'efficacia del Vischio.
Inoltre, stanno emergendo preparati di nuova generazione,
standardizzati in lectina I (ad esempio, Eurixor). Questa
standardizzazione offre vantaggi significativi: la lectina I è un
potente induttore di citochine, quali interleuchina 1,
interleuchina 6 e fattori necrotici tumorali (ognuna delle quali
stimola il sistema immunitario).
In uno studio, sono stati verificati gli effetti dell'Eurixor in
40 pazienti con carcinoma del seno in stato avanzato. 21 pazienti
hanno ricevuto, insieme alla chemioterapia standard (Vincristina
Epirubicina Ciclofosfamide-VEC), il prodotto a base di Vischio,
mentre a 19 pazienti veniva somministrato un placebo. Dopo il
quarto ciclo di chemioterapia, il gruppo trattato con Vischio
mostrava livelli maggiori, statisticamente significativi, di
leucociti (p<0,001), in confronto al gruppo placebo: la conta
media dei globuli bianchi era di 3.000/ml3 contro 1.000/ml3 del
gruppo placebo. Inoltre, le risposte dei pazienti concernenti la
qualità di vita e l'ansia rivelavano valori significativa mente
migliori nel gruppo trattato rispetto al gruppo placebo. Questi
risultati hanno dimostrato che il trattamento con estratto di
Vischio (Eurixor) è un valido ausilio nella chemioterapia standard
in pazienti con tumore al seno in fase avanzata. Questi risultati
sono molto interessanti, dato che il tumore al seno in stato
avanzato ha una pessima prognosi. Naturalmente, sono necessari
studi aggiuntivi sulla farmacologia di Viscum album e
specificamente per determinare se gli effetti riscontrati negli
animali e nei pazienti che hanno ricevuto preparati iniettabili a
base di Vischio, possano essere ottenuti anche con la
somministrazione orale.
Inoltre, sono necessarie maggiori informazioni sui preparati
ottimali a base di Vischio. Quale pianta-ospite deve essere
selezionata per quale condizione? Qual è il tempo balsamico
ottimale? In quale forma dovrebbe essere somministrato il Vischio?
Come pianta fresca? Come estratto acquoso o alcolico? Fermentato o
non fermentato? Il Vischio è indubbiamente una delle erbe
medicinali più complesse; tuttavia, dopo aver esaminato i dati
attualmente disponibili, si può dire con molta fiducia che il
futuro uso fitoterapeutico di Viscum album è molto promettente.
Dose
La dose standard di Viscum album, basata sulla British Herbal
Pharmacopoeia, è la seguente (somministrata 3 volte al giorno):
• Foglie essiccate: 2-6 g (o in infuso)
• Tintura (1:5) (alcol 45%): 1-3 ml
• Estratto fluido (1:1) (alcol 25%): 0,5 ml
• Estratto acquoso essiccato (4:1): 100-250 mg
Tossicità
Il Viscum album possiede una significativa tossicità.
Storicamente, le bacche sono state considerate decisamente più
tossiche delle foglie e degli steli, nonostante che entrambe
contengano composti tossici similari. La ragione per cui le bacche
sono considerate più tossiche, probabilmente dipende dal fatto che
si sono verificati avvelenamenti fatali in bambini, dopo
l'ingestione delle stesse.
Dosi letali di lectine di Vischio, somministrate per varie vie
di somministrazione a topi, hanno prodotto due tipi di tossicità:
• morte dopo 3-4 giorni, con globale deperimento;
• morte immediata causata da paralisi respiratoria.
La tossicità di Viscum album o di estratti di Viscum album
somministrati per via orale non è ancora stata determinata. Come
già detto, gli estratti alcolici non contengono, virtualmente,
proteine di Vischio e questo implica che gli estratti alcolici
siano significativamente meno tossici. Tuttavia, questo implica
anche una minore attività, dato che gran parte degli effetti
fitoterapie i del Vischio è correlata al suo contenuto in
proteine, specialmente la sua attività immuno-stimolante. E'
interessante notare che la tossicità del Vischio coreano, Viscum
album coloratum, sembra essere minore di quella del Vischio
europeo.
Anche questa specie ha dimostrato effetti antitumorali, ma questi
paiono dovuti agli alcaloidi piuttosto che alle lectine. Sono
stati condotti studi che hanno confrontato gli estratti di Vischio
coreano con quello europeo, come pure i loro alcaloidi: i
risultati hanno dimostrato che il Vischio coreano è più attivo
nell'inibire le cellule tumorali. Inoltre, estratti di Vischio
coreano fresco hanno dimostrato una maggiore attività, paragonati
ad estratti fermentati. In futuro, il Vischio coreano potrebbe dar
prova di essere superiore al Vischio europeo.
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