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Cellulite Cure Naturali

 

 

Come si può intervenire sulla cellulite.

Da quanto detto sulla complessità di questa patologia e sui numerosi fattori che hanno un certo peso nel determinarne l’insorgenza e l’aggravamento, è evidente che la terapia non è semplice da attuare e deve essere volta a ridurre le cause determinanti e favorenti.

La cellulite non può essere curata solo per periodi di tempo brevi, in prossimità delle vacanze, ma deve essere trattata in tempi lunghi, e i risultati saranno migliori quanto più tempestivamente si interviene su di essa.

L’esito è generalmente molto buono se si agisce su una cellulite al primo stadio, buono al secondo stadio, scarso per quella terminale, su cui di solito si opera anche chirurgicamente.

Fondamentale è modificare lo stile di vita che predispone allo sviluppo della cellulite, ma molti altri interventi possono essere effettuati, da soli o in sinergia tra di loro, scegliendoli in base allo stadio di sviluppo della cellulite (Fig. 5).

􀂾 Topici: creme, fanghi, lozioni, sali ecc.

􀂾 Sulla persona: diete, esercizio fisico, massoterapia

􀂾 Fisici non invasivi: laser, ultrasuono-terapia, linfodrenaggio meccanico, ozonoterapia, pressoterapia

􀂾 Fisici invasivi: elettrolipolisi, ozono-terapia iniettiva, idrocellulolisi

􀂾 Fisico-farmacologici invasivi: mesoterapia

􀂾 Chirurgici: liposuzione

E’ importante ricordare che i numerosi trattamenti che vengono effettuati non sono sempre efficaci, ma possono invece spesso

risultare pericolosi per la salute di chi ci si sottopone, oltre che essere notevolmente impegnativi dal punto di vista economico.

Vediamo ora quali sono i principali trattamenti a disposizione delle donne per affrontare il “problema cellulite”.

I prodotti ad uso topico.

L’utilizzo dei prodotti cosmeceutici*, inserito in un programma di cura più ampio, ed effettuato con costanza, migliora sicuramente, e senza rischi, lo stato della cellulite: i risultati sulla “buccia d’arancia” e i cuscinetti adiposi, soprattutto negli stadi iniziali, saranno evidenti.

Sul mercato sono presenti molti prodotti cosmetici diversamente formulati, contenenti sostanze con efficacia differente e specifica verso alcune delle cause che determinano la comparsa del quadro cellulitico; è perciò basilare conoscerne la modalità di azione, per scegliere il prodotto più mirato.

E’ importantissimo sapere che: perché un prodotto sia efficace non deve solo contenere principi attivi, ma ne deve avere dentro la “dose giusta”; per effettuare un corretto dosaggio è quindi indispensabile che gli estratti utilizzati siano sempre titolati.

Se la causa principale è una cattiva circolazione sanguigna e linfatica con ristagno di liquidi negli arti inferiori, è di grande interesse la presenza di sostanze vegetali che migliorino la microcircolazione e favoriscano l’eliminazione dell’edema e delle tossine: gli estratti di Centella, Rusco, Ippocastano e Edera sono tra queste.

Nello stato cellulitico i tessuti perdono tonicità, è fondamentale quindi rendere la pelle anche più elastica e morbida: molti oli e burri vegetali come avocado, jojoba, mandorle e karitè possono migliorare il livello di idratazione della pelle di cosce e glutei.

La tendenza all’accumulo di grassi, fattore che certamente favorisce lo sviluppo della cellulite, è invece contrastata da sostanze ad azione lipolitica, come la caffeina, o estratti di piante che la contengono in dose adeguata: per esempio il tè, il caffè e la cola, oppure dalle alghe, che con il loro contenuto in iodio attivano la mobilitazione del pannicolo adiposo.

*I “cosmeceutici” sono prodotti formulati e realizzati nel rispetto della legge sui cosmetici, ma con il fine di fornire al dermatologo preparati efficaci, rispondenti alle sue esigenze. Sono ottenuti con eccipienti più semplici possibile, ma stabili e gradevoli. Non devono contenere sostanze superflue, come coloranti e profumi, e devono contenere un dosaggio utile di principi attivi.

Gli interventi sulla persona.

In alcuni casi la cellulite è accompagnata ed aggravata da una tendenza ad accumulare grasso, dovuta ad abitudini alimentari sbagliate.

Quando il proprio peso è al di sopra di quello ideale (che può essere calcolato avvalendosi di apposite tabelle), una diminuzione dell’apporto calorico e un aumento dell’attività fisica indurranno un ridimensionamento del pannicolo adiposo, con un miglioramento di molte funzioni dell’organismo: digestione, eliminazione delle sostanze tossiche, circolazione periferica.

Sia nelle celluliti senza eccesso ponderale sia in quelle associate ad obesità, oltre all’esercizio fisico, può essere utile anche sottoporsi ad una serie di massaggi professionali (massoterapia) che tonificano le fasce muscolari ed aumentano il flusso venoso e linfatico.

Questi trattamenti devono essere però leggeri e superficiali, poiché una manipolazione violenta non “scioglie i grassi”, come spesso si sente dire, ma al contrario può provocare reazioni dolorose locali, lesioni infiammatorie ed ecchimosi in un tessuto sconnesso e con evidente fragilità vasale, peggiorandone lo stato.

I trattamenti fisici non invasivi.

I trattamenti fisici non invasivi, come la laser e la ultrasuono-terapia, sono generalmente poco efficaci, anche se ben accettati dalle donne perché non richiedono particolare impegno e sacrificio, come una dieta appropriata e la palestra.

Il primo si basa sull’utilizzo di un laser all’elio-neon cui vengono attribuite, da una recente teoria, proprietà stimolanti per le cellule, che quando si vengono a trovare in un ambiente pieno di sostanze tossiche (come si verifica appunto nella cellulite), non rispondono più ai meccanismi di controllo e regolazione determinati dalle normali comunicazioni intracellulari fisiologiche.

Il secondo, che utilizza un apparecchio a placca sulla zona da trattare, produce invece fenomeni meccanici, termici e chimici, con effetto lipolitico.

Decisamente più gradevole è l’ozono-terapia, durante la quale, immersi in una vasca d’acqua piena di bolle di ossigeno nascente, si cerca di fornire ossigeno ad un tessuto cellulitico che ne è povero.

I trattamenti fisici invasivi.

A differenza dei precedenti, i trattamenti fisici invasivi sono un tipo di terapia non del tutto priva di inconvenienti.

L’eletrolipolisi è una tecnica che si è sviluppata in Francia come evoluzione dell’agopuntura. Vengono inseriti sottocute degli aghi metallici, lunghi fino a 18 cm, a distanza di 2-5 cm tra di loro, e collegandoli ad un generatore di corrente, viene creato un campo elettrico nel tessuto sottocutaneo. Questo trattamento servirebbe a favorire il catabolismo lipidico all’interno degli adipociti e a migliorare il drenaggio dei liquidi interstiziali. La sua efficacia, nonostante la larga applicazione, non è ancora scientificamente provata, mentre si possono avere infezioni, legate all’utilizzo degli aghi, se questi non sono stati ben sterilizzati.

Anche l’ozono-terapia iniettiva, cioè l’infiltrazione dermo-epidermica di una miscela di ossigeno e ozono, e la idrossicellulolisi, inoculazione nei cuscinetti adiposi di una soluzione fisiologica poco concentrata (acqua + cloruro di sodio, il normale sale da cucina), vengono utilizzate nel trattamento della cellulite, soprattutto per ridurre il volume degli adipociti e di conseguenza il pannicolo adiposo.

I trattamenti fisico-farmacologici invasivi.

Tra i trattamenti della cellulite uno dei più noti è sicuramente la mesoterapia, che consiste nell’iniezione localizzata sottocutanea, tramite piastre munite di aghi, di sostanze ad azione lipolitica (xantine, tiroxina, gonadotropina corionica ecc.), drenante, analgesica e vasoprotettiva (estratti di origine vegetale: ippocastano, centella, flavonoidi). Questa terapia, se effettuata con dosaggi elevati, può avere un’azione sistemica (a livello di tutto l’organismo, tramite la circolazione sanguigna) delle sostanze utilizzate, fatto oltremodo pericoloso, e da evitare soprattutto se sono usate sostanze ormonali.

Se il dosaggio è basso, invece l’applicazione è inutile: non si ha alcun effetto a livello locale, perché le sostanze sono rapidamente assorbite con i liquidi interstiziali, portate in circolo e diluite.

E’ importante anche non sottovalutare le possibilità di infezione e rottura di vasi sanguigni, con la comparsa di lividi e rigonfiamenti locali.

I trattamenti chirurgici.

La liposuzione è un trattamento di acquisizione recente, che consiste nell’introduzione di una cannula nel tessuto adiposo, nella frammentazione dei lobuli e nell’aspirazione dei lipociti. Tale tecnica, che dà buoni risultati, soprattutto in donne giovani, con fenomeni cellulitici piuttosto delimitati, per i rischi di infezione (il tessuto adiposo presenta scarsi meccanismi di difesa immunologica) e di embolia, deve essere utilizzata solo in centri altamente specializzati e da personale competente.

In conclusione potremmo dire che gli interventi sulla persona e i trattamenti topici, sono quelli che valutando contemporaneamente benefici, sicurezza e costi portano ai risultati migliori.

La cellulite è comunque un problema che deve essere affrontato presto, perché col tempo porta a complicazioni sempre più evidenti agli arti inferiori, ed i periodi più critici per l’insorgenza e l’evoluzione sono sicuramente la giovinezza e la fase fertile della vita di una donna.

Se la cellulite non è insorta nelle età precedenti è infatti raro che compaia proprio in menopausa: in questo periodo della vita di una donna la cellulite non è altro che il risultato di un lento processo degenerativo durato anni e anni.

Fausto Mearelli e Anna Giogli

 

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